Contemporaneamente alla pubblicazione del Rapporto 2019 per l’Italia presentato da ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, eravamo a Parigi all’incontro che l’omologo francese Comité 21 ha organizzato per analizzare lo stato di avanzamento nell’attuazione dell’Agenda 2030 nell’ambito delle principali sedi di cooperazione internazionale, con particolare focus sull’Europa.
La fotografia che emerge mostra che ad oggi continuiamo globalmente ad essere in una situazione di urgenza/emergenza. Il Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, in occasione dell’Assemblea Generale, ricorda che non siamo su un sentiero di sviluppo sostenibile, i miglioramenti sono troppo lenti, aumentano le tensioni a livello economico e sociale e le resistenze culturali che rendono difficile l’accettazione del profondo cambiamento di paradigma che il modello di sviluppo sostenibile richiede. Per alcuni standard inoltre (in particolare le emissioni e le disuguaglianze sociali) si evidenzia una sensibile regressione in conseguenza alla ripartenza economica post-crisi.
Al di là di questo scenario non particolarmente confortante si possono comunque individuare 3 macro-aree di miglioramento:
- l’impegno e la volontà di raggiungere la carbon neutrality e la neutralità della degradazione del suolo, due tematiche ambientali fortemente interconnesse, con importanti ripercussioni anche sui pilastri economico e sociale (perdita della capacità produttiva del suolo, carenza di acqua, nascita di conflitti, aumento della povertà, migrazioni, ecc)
- la riduzione delle disuguaglianze sociali, affrontata non solo come questione esclusivamente di giustizia sociale, ma anche come leva di efficacia e funzionamento di un nuovo modello economico
- l’adattamento, nuovo argomento forte, e il richiamo all’azione per individuare soluzioni concrete, in seguito ad una più diffusa presa di coscienza della situazione e ad una maggiore accettazione della necessità di modificare il nostro stile di vita
Ma come è possibile perseguirle?
- L’Europa è il luogo più sostenibile al mondo e può e deve restare motore di engagement per lo sviluppo sostenibile. Emergono quindi 3 campi di azione:
sostenere gli argomenti scientifici con la costruzione di adeguate politiche coerenti (si veda a questo proposito il rapporto “The Future is now” presentato su richiesta della Segretaria delle Nazioni Unite da un gruppo di scienziati indipendenti) - puntare su un forte partenariato tra pubblico, privato e società civile in coerenza con l’Obiettivo 17, perché all’aumento della collaborazione è direttamente proporzionale la diminuzione della conflittualità
- adottare un approccio multidimensionale, una visione olistica, non lavorare su ogni singolo obiettivo, ma sull’integrazione tra i diversi goal creando un effetto sinergico.
In termini di attualità internazionali non era possibile non considerare “Greta”. Al di là delle diverse opinioni sulla validità di questo fenomeno, l’aspetto fondamentale che dobbiamo tenere in considerazione è il diffuso e ineluttabile risveglio di un “desiderio di coerenza” tra parole, propositi e azioni concrete.
A questo punto, come possiamo noi operatori di comunicazione contribuire al perseguimento di questi obiettivi, non ultimo la coerenza?
Senz’altro utilizzando argomenti convincenti, basati su fondamenti scientifici contribuendo ad elevare la conoscenza e la consapevolezza per non correre il rischio di cadere nel greenwashing, stimolando nuove realtà ad impegnarsi nello sviluppo sostenibile attraverso l’adesione ai principi dell’economia circolare, favorendo i processi inclusivi per sviluppare coinvolgimento e partecipazione a tutti i livelli e non ultimo e per quanto ci sia possibile adottando stili di vita coerenti con le nostre parole.
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
- Conferenza-dibattito “Retour sur 6 mois d’actualité internationale liée au développement durable”, Comité 21, Parigi, 3 ottobre 2019
- Independent Group of Scientists appointed by the Secretary-General, Global Sustainable Development Report 2019: The Future is Now – Science for Achieving Sustainable Development, (United Nations, New York, 2019)
- Rapporto Asvis 2019 “L’Italia e gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile”, ottobre 2019
- Giovannini E. “L’utopia sostenibile”, febbraio 2018