No Mow May: giardini incolti per la biodiversità

Non falciare i prati durante tutto il mese di maggio.
Questa è la semplice regola da seguire per prendere parte all’iniziativa #NoMowMay, proposta ogni anno da Plantlife.
L’organizzazione non governativa britannica, a partire dal 2019, invita semplicemente a non tosare i propri giardini privati, i parchi pubblici, le aiuole cittadine e neppure i bordi stradali, per permettere ad animali e piante selvatiche di crescere, completare il loro ciclo vitale e propagarsi.

A far maturare una particolare sensibilità verso questo tema sono stati i dati degli ultimi anni, che hanno registrato un calo drastico dei prati selvatici, con conseguente diminuzione di habitat, risorse alimentari e quantità di organismi selvatici.

Quali sono i benefici di No Mow May?
Il benessere della biodiversità.
Proprio nel mese di maggio, infatti, fioriscono gran parte dei fiori selvatici e gli impollinatori contribuiscono alla loro riproduzione. I benefici, poi, seguono a cascata: maggior cibo per gli organismi, habitat sicuri, corridoi ecologici che permettono il movimento e la migrazione di specie, il completamento dei cicli vitali e molto altro ancora.

Grazie ai social e allo slogan #NoMowMay, la campagna nata nel Regno Unito sta espandendo i propri confini, raggiungendo l’Europa e gli Stati Uniti ed invitando un numero sempre maggiore di persone a adottare questo semplice comportamento che contribuisce al benessere della biodiversità.

Oggi stesso, 22 maggio, si celebra la Giornata Mondiale della Biodiversità, giorno istituito allo scopo di aumentare la comprensione e la consapevolezza dei problemi legati al tema.
Proprio in occasione di questo evento, si sta svolgendo a Milano il Forum Nazionale della Biodiversità 2025, quattro giornate di incontri organizzati dal National Biodiversity Future Center (NBFC), il primo Centro Nazionale di ricerca e innovazione dedicato alla biodiversità.

Il convegno è strutturato in una serie di seminari e interventi di esperti e di giovani ricercatori.
I temi di discussione riguardano gli obblighi e gli obiettivi europei, la conservazione della biodiversità, il monitoraggio, l’intelligenza artificiale, la divulgazione e le sfide future della ricerca in materia.

Prendersi cura della biodiversità partendo dal giardino di casa, e fare ricerca scientifica, sono aspetti fondamentali per uno sviluppo sostenibile in armonia con la natura.

Per saperne di più: https://www.plantlife.org.uk/campaigns/nomowmay/

Autore: Arianna Cagnato

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